CITAZIONE (Eskilo @ 8/4/2008, 01:47)
Io so solo che le forze dell'ordine hanno sempre il divieto di intervenire anche quando dovrebbero farlo per impedire devastazioni e vandalismi... come abbiamo detto a Genova alcuni poliziotti se la sono presa ingiustamente con dei manifestanti che non appartenevano alle frange più violente, ma i video non li ho mai visti e sinceramente vorrei proprio vederli...
I video ci sono eccome. Non a caso molte tra le prove portate nei vari processi su genova, sono video. E non a caso è un video che dimostra chiaramente 2 agenti della polizia che lanciano sassi contro le tute bianche che passavano su una via 50 mt + là. A confermarlo in aula di tribunale è uno stesso agente. Dal quel gesto sono nati poi gli scontri che hanno portato alla morte di Giuliani.
I video ci sono; fatti un giro su corriere.it, repubblica.it, su you tube, google....ecc.
CITAZIONE
Le manganellate le hanno prese e le hanno date...
Behh effettivamente dopo il 25 luglio '43 posso anche credere che le hanno prese, ma francamente dal 1925 al 1943 sfido chiunque a trovare un estratto di giornale che parli di percosse o violenze su fascisti successivamente non punite con la morte o la galera.
Dai siamo seri.
CITAZIONE
Beh, la Costituzione non c'era ancora, in ogni caso ti ricordo che la sinistra si ritirò volontariamente sull'Aventino (riconoscendo subito il gravissimo errore politico commesso)... e poi non mi risulta che in nessun altro caso un colpo di Stato sia avvenuto in tal modo...
Punto primo una carta costituzionale c'era eccome, ed era quella concessa da Carlo Alberto, nella quale si sancivano libertà di parola e di stampa.
Se per te non è un colpo di stato eliminare tali principi e di fatto annullare il parlamento......,behh io non sono d'accordo.
CITAZIONE
Un vero putsch si attua prendendo con la forza (l'esercito) tutti i centri di potere della nazione, come fecero ad es. i bolscevichi a San Pietroburgo nel '17 (Gramsci per primo criticava Lenin per aver preso il potere con un colpo di Stato senza prima essersi guadagnato il favore delle masse...)
.....come Franco,....appunto....
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Dal "Libro nero sul comunismo", pagg. 313 e segg.
"Nel governo Largo Caballero, insediatosi nel settembre 1936, il Partito Comunista Spagnolo (PCE) aveva solo due ministri. Ben presto i sovietici acquisirono una grande influenza su entrambi. Grazie alle simpatie di cui godeva tra i membri del governo Rosemberg, l'ambasciatore sovietico, riuscì a imporsi come una specie di vice primo ministro favorito dal fatto che l'URSS era disposta a fornire armi ai Repubblicani.
Gli obiettivi sovietici erano molti, ma il più urgente era fare in modo che il PCE (sotto la supervisione dei servizi del Comintern e dell'NKVD) acquisisca il controllo sullo Stato in modo che la Repubblica si adegui al più presto ai desiderata di Mosca. Un obiettivo del genere richiede l'adozione dei metodi sovietici, primo fra tutti l'onnipresenza della polizia e l'eliminazione di tutte le forze non comuniste.
Mosca mandò in Spagna un nutrito contingente di quadri alle dipendenze di organismi assai diversi. Prima di tutto consulenti militari per un totale massimo di 2.044 (secondo una fonte sovietica). Tra i molti Palmiro Togliatti arrivò nel luglio 1937 in qualità di rappresentante del Comintern. Parallelamente Mosca inviò in Spagna anche un folto contingente dei servizi segreti tra cui il generale Jan Berzin, capo dei servizi segreti dell'Armata Rossa... In breve, non appena decise di intervenire in Spagna, Stalin vi concentrò un intero Stato Maggiore in grado di agire in modo concertato in molti campi diversi.
Fra i primi ad essere presi di mira ci furono i socialdemocratici, gli anarco-sindacalisti, i trozkisti, i comunisti eterodossi. Molti di questi "nemici" erano effettivamente critici nei confronti dei comunisti, di cui contestavano le mire egemoniche e l'allineamento con l'URSS. La caccia all'uomo sistematica cominciò dopo l'attacco al Partito Operaio di Unificazione Marxista (POUM) il 17 giugno 1937. Gli agenti sovietici organizzarono delle prigioni illegali e parallele dette "cekas", con una significativa trasposizione del vecchio nome della polizia politica sovietica, la Ceka. Il ricorso alla tortura era sistematico. Gli arrestati furono 15.000.
Dopo la distruzione del POUM seguì quella dei socialisti e degli anarchici, con il massacro di migliaia di militanti..."
Non penso ci sia molto da aggiungere...
No,....infatti mi stai dando ragione.
Se il fronte popolare in Spagna ha perso è semplicemente perchè Stalin invece di combattere i fascisti spagnoli, tedeschi e italiani, si concentrò nell'annientamento degli oppositori politici come i trozkisti e gli anarchici, che in patria con le purghe erano già stati annientati.
Te la dico ancora meglio; Stalin andò in Spagna per impedire che nascesse e si svilupasse un modello comunista diverso dal suo, da quello sovietico.
CITAZIONE
Ti rispondo citando un articolo di commento alla "Intervista sul fascismo" di Renzo De Felice (il primo che ho trovato):
http://doc.studenti.it/scheda-libro/storia...-de-felice.html"Il fascismo fu quindi il tentativo del ceto medio, della piccola borghesia ascendente, di porsi come nuova forza. In questo senso il fascismo movimento fu lo sforzo di proporre nuove soluzioni “moderne” e “più adeguate”. “Con tutti i suoi innumerevoli aspetti negativi, il fascismo ebbe però un aspetto che in qualche modo può essere considerato positivo: il fascismo movimento aveva sviluppato un primo gradino di una nuova classe dirigente” (De Felice). La classe operaia sarebbe rimasta di fatto incontaminata dal fascismo, se non per le organizzazioni sociali e ricreative (dopolavoro, associazioni sportive, ecc). Il loro era un consenso passivo, anzi meglio, un’adesione passiva al regime, ben diversa dalla partecipazione sicura e consapevole degli italiani, evidenziata da De Felice, alla politica del fascismo."
Perfettamente vero, ma non discutevamo su cosa fu il fascismo, ma come nacque il fascismo.
Se si sostiene questo:
CITAZIONE
utti sanno che Mussolini non andò al potere con un colpo di Stato (come fecero i bolscevichi...) ma a seguito di libere elezioni... e perchè gli Italiani lo vollero quale primo ministro nel '22? Perchè erano stati terrorizzati negli anni '19 e '20 dal "biennio rosso" durante il quale il neonato Partito Comunista Italiano e il Partito Socialista organizzarono scioperi e violenze di ogni tipo (alle quali le squadracce risposero con metodi altrettanto violenti...).
a mio avviso vuol dire credere che il fascismo sia nato come movimento di reazione ad un
pericolo rosso che in quegl'anni imperversava, e di conseguenza la borghesia abbia ceduto volentieri in cambio parte delle libertà. Sostanzialmente è questo che tu sostieni.
Analisi parzialmente corretta. La mia domanda è: come mai il cosidetto "biennio rosso" si ebbe anche in Francia, Inghilterra e Germania, ma in queste nazioni non si arrivò a nessuna rottura sociale e a dittatura di destra di ogni genere? (con eccezione della Germania dove il nazismo ebbe un'accezzione prettamente economica e non politica nella sua acesa al potere)
La risposta è semplice. Perchè questi paesi erano paesi + avanzati dell'Italia; erano paesi dove c'era una classe borghese dominante che frenò l'avanzare comunista, non con ricette fasciste e manganelli, ma con una serie di riforme e di concessioni alle classi operaie e bracciandili, tali da evitare ogni ricorso alla violenza e alla forza rimanendo nell'alveo delle democrazia liberale.
In Italia una èlites politica ed economica del genere non esisteva. Guarda caso poi nel 1924 il fascismo farà fuori proprio Matteotti, uno tra quei socialisti riformisti, e non massimalisti, che non voleva la rivoluzione sociale, ma si batteva per battaglie molto concrete come l'alfabetizzazione dei contadini nel polesine, per rivendicare i diritti dei braccianti contro i soprusi dei latifondisti.
CITAZIONE
Relativamente al tradimento di Badoglio & C. il discorso è molto lungo... in ogni caso dopo la sconfitta dell'Italia (in una guerra voluta da Mussolini) il fascismo doveva cadere...
Non mi riferivo al tradimento di Badoglio (credimi quello fu il meno grave), ma a quello degli industriali, della casa regnate, dei latifondisti del sud, della Chiesa e dei militari, che nel 1922 accolsero a braccia aperte il fascismo, mentre nel 1943 di fatto voltarono le spalle a Mussolini.
Se Mussolini la notte del 25 luglio 1943 non fece arrestare e fucilare i dissidenti come Grandi, è perchè aveva intuito proprio questo; fece poi lo sbaglio di fidarsi del Re.
CITAZIONE
Nessuno difende tutti i poliziotti... ho semplicemente riportato le parole del Poggi che di loro dice "moltissimi buoni e pochissimi cattivi"... tutto qua...
....su questo punto sono d'accordissimo anche io.
CITAZIONE (kasperle @ 8/4/2008, 15:27)
Ma è proprio questo il punto, i poliziotti a Genova hanno agito come una forza di classe, come lo strumento del potere. E' proprio per riabilitare la parte sana delle forze dell'ordine che diventa stranecessario aprire una inchiesta seria sull'accaduto, che assegni responsabilità e che separi il grano dall'oglio, altrimenti gli episodi di Genova resteranno come una macchia, una conferma delle tesi dei "no global" che nella polizia vedono innanzitutto uno strumento del potere. Proprio chi non è marxista dovrebbe essere il primo a chiedere che chi ha sbagliato, dai vertici alle basi, paghi. Il problema è che i fascisti sono più marxisti di Marx, solo che non lo sanno.
*mega quote.